Studio Release

Rieducazione o ginnastica posturale?

Molto spesso i termini ginnastica posturale e rieducazione posturale vengono comunemente confusi, come se si trattasse della stessa cosa, ma questo non è corretto!

La Ginnastica posturale, termine che negli anni ha sostituito quello di ginnastica medica, correttiva, dolce, è pur sempre una GINNASTICA!

Viene praticata in palestra da un laureato in Scienze Motorie. Come tutte le tipologie di ginnastica, anche se svolta in piccoli gruppi e con caratteristiche e indicazioni simili (età, problematiche al rachide, ecc…), spesso prevede un programma unico, poco diversificato a seconda dell’assetto posturale della persona e di eventuali problematiche. Nelle lezioni di ginnastica posturale vengono svolti esercizi di mobilizzazione attiva, propriocezione, respirazione, rinforzo e allungamento muscolare analitico finalizzati a favorire un miglioramento della mobilità, elasticità, coordinazione ed equilibrio ed è indicata a scopo preventivo in assenza di situazioni patologiche o come un intervento conseguente ad un programma di rieducazione posturale. La ginnastica posturale non può sostituire la rieducazione posturale nell’ambito della patologia soprattutto in fase acuta (dolore, limitazione funzionale, traumi, deviazioni della colonna vertebrale o agli arti inferiori).

La Rieducazione posturale, invece, è un processo riabilitativo finalizzato a riequilibrare la postura, le tensioni muscolo-scheletriche e a eliminare o ridurre i compensi antalgici creatisi negli anni. La postura del soggetto è, infatti, la risultante dell’adattamento non cosciente  dell’organismo al vissuto della persona, agli stimoli somatici, metabolici ed emozionali registrati nella memoria cerebrale; ecco perché non è possibile correggerla esclusivamente attraverso degli esercizi di ginnastica!

Un programma di rieducazione posturale prevede una specifica valutazione eseguita dal posturologo a cui seguono interventi individuali e personalizzati in base al principio secondo cui ogni persona è diversa dalle altre e, se presenta un problema (che sia alla schiena o in qualunque altro distretto del corpo), esso deve necessariamente essere valutato e risolto un approccio globale alla persona!

Una volta individuata la causa responsabile della problematica, che spesso, in assenza di traumi diretti, è lontana dalla zona che il paziente riferisce essere sede della sintomatologia, la terapia consiste nel trattamento dei recettori periferici attraverso manipolazioni e l’apprendimento di posture correttive. A volte l’intervento  può integrare anche più figure professionali (l’odontoiatra, l’oculista, l’optometrista, lo psicologo, il neurologo, il logopedista, il nutrizionista) al fine di ripristinare, nel tempo, la postura corretta.