Studio Release

Studio Release: 10 anni insieme!

In questi 10 anni di attività clinica al servizio di tante persone ho compreso quanto un paziente non sia individuabile con il suo suo sintomo localizzato, ma sia un sistema complesso che si adatta in modo diverso ad una sua disfunzione corporea e ad una patologia.  Influiscono diversi fattori sullo stato di benessere e salute che  ho cercato così di racchiudere nella frase identificativa dello studio RELEASE.

Breathe, Move, Feel it
and
Release Yourself!

BREATHE

Respira, dedica tempo alla respirazione diaframmatica!

Il Diaframma è il muscolo fondamentale della respirazione  ed è, per la sua funzione, anatomia e connessioni, una struttura complessa che più di tutte esprime il concetto di integrità e continuità nel corpo.

Il diaframma si inserisce sulle ultime sei coste, sterno e corpi vertebrali da L1 a L3; la sua superficie superiore si fonde con la pleura polmonare, mentre la superficie inferiore si fonde con il peritoneo.

Con il suo movimento fisiologico o a causa di sua funzionalità errata, può influenzare le strutture muscolo- scheletriche e miofasciali  fino al cranio e al pavimento pelvico, in primis il tratto dorso-lombare, donando libertà o contribuendo alle loro tensioni. Il diaframma influenza la circolazione arteriosa, venosa e linfatica, l’attività viscerale come la deglutizione, digestione, motilità intestinale, minzione ed anche lo stato emotivo…. ma vale anche il contrario! Ad esempio disturbi gastrointestinali oppure emozioni non espresse, delusioni, traumi emotivi, possono indurre un’alterazione della respirazione e il diaframma diviene la spugna del nostro vissuto emotivo, oppure delle nostre abitudini alimentari.

Dedicare tempo a se stessi, apprendere ed eseguire qualche minuto al giorno la respirazione diaframmatica, sottoporsi ad adeguati trattamenti manuali posturali, osteopatici o tecniche psicoterapiche come la distensione immaginativa, può servire per ripristinare e mantenere una corretta funzione del diaframma e con essa usufruire di tutti i benefici psicofisici che il muscolo diaframma è in grado di generare.

MOVE

Muoviti, dedica tempo al movimento

Un esercizio fisico costante, non eccessivo e con le giuste pause di recupero, o un’attività motoria regolare, adattata alla situazione psicofisica, induce tanti cambiamenti a livello cardiovascolare, muscolo-scheletrico, metabolico, cerebrale, svolge un’azione antinfiammatoria, allevia i dolori, migliora l’umore  suscitando quello stato di “sentirsi bene”  attraverso una serie di meccanismi neurobiologici e psicosociali.

Per questo motivo allo studio si dà molto importanza a questo aspetto della vita quotidiana stimolando i pazienti, sulla base delle proprie capacità fisiche o della propria patologia, con un programma di educazione motoria personalizzato. Il fine è la prevenzione di problematiche future, consentire il miglior adattamento possibile alle sollecitazioni perturbanti  giornaliere, aumentare la consapevolezza dell’importanza dell’attività fisica e di dedicare tempo a sè stessi.

Ma con la parola Move non ci riferisce soltanto all’esercizio fisico ma anche al movimento inteso come espressione della funzionalità di una struttura corporea. Mantenere una struttura in movimento, con l’ausilio di una terapia corporea come un  trattamento manipolativo osteopatico  riduce le tensioni, la rigidità e la densità miofasciali , migliora la mobilità articolare, la circolazione sanguigna e linfatica, favorisce lo scivolamento degli strati tessutali tra loro permettendo una migliore distribuzione dei carichi meccanici, una trasmissione di informazioni tra i diversi sistemi e una riduzione di zone di compenso che potrebbe esse loro stesse l’origine di altre aree di dolore.

FEEL it

Percepisci il tuo corpo, ascolta i suoi messaggi e i suoi cambiamenti e approccia ad esso con maggiore consapevolezza

Attraverso la terapia manuale, l’allungamento neuromiofasciale,  l’attività motoria, la corretta respirazione  e/o il supporto psicologico, si guida una persona a percepire meglio il suo corpo, le proprie capacità e risorse, il proprio stato emotivo- fisico e i relativi cambiamenti e adattamenti  che avvengono quotidianamente.

Una maggiore percezione  e consapevolezza di se stessi consente di apprendere come gestire meglio una situazione di disagio psicofisico e di allontanare dalla mente certi automatismi relativi al dolore ma anche comportamentali.

RELEASE

Questi tre aspetti conducono al concetto di Release, che si riferisce al rilascio percepito dal terapista nel manipolare una struttura corporea ma soprattutto dal paziente quando avverte una riduzione delle tensioni, una maggiore libertà di movimento ma anche un sollievo nell’anima!