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Posturologia *

Si teme ciò che si ha dentro, ma è l’unico posto in cui si troverà tutto quello che serve

Il termine di Posturologia non indica una disciplina specifica, bensì un particolare approccio clinico al paziente e alla sua problematica che può essere effettuato da qualsiasi professionista (ortopedico, fisiatra, dentista, fisioterapista, osteopata,…) per inquadrare la disfunzione attraverso una visione più ampia che non si limiti esclusivamente alla propria specialità ma che integri concetti di neurologia, oculistica, nutrizione, etc… in modo tale da riuscire, poi, ad individuare la priorità di trattamento.

La Posturologia è, quindi, un termine utilizzato per riferirsi alla modalità di indagare sulle cause dello squilibrio posturale valutando tutti gli aspetti che possono contribuire alla determinazione dello stesso: squilibri dell’occlusione, masticazione e deglutizione, del sistema vestibolare (orecchio), di quello visivo (in relazione non solo alla capacità visiva ma anche, e soprattutto, alla corretta coordinazione dei movimenti oculari), dell’appoggio plantare, alterazioni indotte dalla presenza di cicatrici, da squilibri viscerali (aderenze, disbiosi intestinale, gastrite, reflusso gastro-esofageo) da cause psicologiche etc.

Cosa si intende per Postura?

La Postura è la posizione che il corpo, nel suo complesso, assume nello spazio, sia in condizioni statiche che nell’esecuzione di attività motorie. Essa si sviluppa e si modifica, in maniera inconsapevole, nel tempo, attraverso i continui adattamenti all’ ambiente circostante e alle proprie esigenze di natura meccanica e psiconeurofisiologica.

posturologia-sito-3La postura che si assume nel corso della nostra vita è, quindi, il risultato dell’elaborazione di una serie di informazioni che giungono al sistema nervoso dall’ambiente interno del nostro organismo (dai muscoli, dalle articolazioni, dai visceri, dall’apparato masticatorio, dalla muscolatura della pianta del piede, da quella che provvede ai movimenti dell’occhio, alla fonazione ed alla deglutizione etc, dai fattori psicologici determinati dalle nostre relazioni personali) e dall’ambiente esterno mediante la vista, i recettori dell’orecchio finalizzati al mantenimento dell’equilibrio (sistema vestibolare) ed alla percezione del suono, la pelle etc..

Un trauma fisico, un’operazione, un regime alimentare non adeguato, una situazione lavorativa od emotiva particolarmente stressante, potrebbero indurre delle modifiche del sistema posturale a cui il corpo, sempre per cercare di ristabilire una certa situazione di confort, risponde con degli adattamenti. Inizialmente il soggetto, già in presenza di alterazioni posturali (per esempio, asimmetria delle spalle, un bacino ruotato, un vizio di appoggio dei piedi, testa inclinata da un lato, disturbi della deglutizione, disturbi di equilibrio) potrebbe non avvertire alcuna sintomatologia ma vivere in uno stato (allostasi) di non perfetto equilibrio che lo rende più vulnerabile ad altre sollecitazioni. Successivamente, se i compensi messi in essere dal corpo in rapporto ai diversi stimoli, superano una determinata soglia individuale, l’alterazione posturale si trasforma, da prima algica e disfunzionale, fino ad arrivare a modificazioni anatomiche.

Quali sono i sintomi dovuti ad uno squilibrio della postura?

I sintomi più frequentemente lamentati dai pazienti con disfunzioni del sistema posturale possono essere: cefalea, senso di instabilità o pseudo-vertigini, acufeni, dolori riferiti all’orecchio, disturbi della motilità oculare e della vista, cervicalgia, brachialgia, dorsalgia, lombalgia, dolori e pesantezza a gambe e piedi, sensazioni di formicolio agli arti, rigidità e lentezza nei movimenti, ristagno venoso agli arti inferiori, stanchezza mattutina, disturbi digestivi.

Chi è il Posturologo?

posturologia-sito-1Con il termine Posturologo ci si riferisce a qualsiasi professionista (fisioterapista, medico, dentista…) che, nell’ambito della propria professione, ha effettuato un percorso di studio specifico (spesso è un master Universitario post-laurea) che gli ha consentito di apprendere il concetto di globalità ed integrità dell’individuo e quindi di approcciare con diverse chiavi di lettura del problema del paziente. Lo studio della postura coinvolge, quindi, specialisti di estrazione diversa e, pertanto, la posturologia va intesa come una branca “trasversale” che attraversa indifferentemente la neurofisiologia, la psicofisiologia, la chinesiologia, l’ortopedia, la medicina e la riabilitazione, la clinica psicosomatica, l’odontoiatria, l’oculistica, la vestibologia e così via. Attraverso l’osservazione, la sperimentazione, la riflessione clinica, i vari specialisti, spesso in collaborazione con i colleghi, identificano e trattato con successo, un gran numero di sindromi dolorose. posturologia-sito-4

Come si indaga la postura?

La valutazione posturale consiste in una raccolta di informazioni della storia clinica del paziente, in un esame clinico (si indaga la postura osservando il soggetto nei vari piani dello spazio, effettuando dei test che valutino la convergenza oculare,  l’occlusione, la deglutizione, la mobilità articolare e il tono-trofismo e forza muscolare, l’esecuzione dei passaggi posturali, della deambulazione e tutto ciò che può interferire con lo schema corporeo ottimale per ogni individuo) e  strumentale con apparecchiature quali la pedana stabilometrica e baropodometrica , il podoscopio, lo scoliosometro.
Sulla base della analisi posturale viene, poi, impostato un programma di rieducazione e di terapia individualizzato, spesso a carattere interdisciplinare.